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Il percorso blu della Val d’Orcia non può essere separato dalla storia della ceramica e dalle sue espressioni artistiche. Certo, quest’arte della ceramica è strettamente legata a un territorio che, dal punto di vista geologico, è principalmente argilloso.
Nella Val d’Orcia, l’arte della ceramica è stata spesso espressa in forme pittoriche caratterizzate dall’uso del blu.
La Fondazione Centro Tagliolini per lo studio del paesaggio e del giardino avrebbe potuto anche scegliere di sviluppare il suo progetto attraverso il paesaggio e la natura (il fiume, il cielo, le montagne, i fiori), ma voleva seguire una linea distinto centrato sull’uomo, l’artigiano, l’artista, così come il materiale naturale.
Il suo obiettivo principale è quindi quello di incontrare i deboli e / o svantaggiati (anziani, disabili) e anche i bambini delle scuole elementari, per avviare modalità collettive di acquisizione di conoscenze e abilità legate a un lavoro, con un tema - argilla - che si presta alla manipolazione, da parte di esperti e mani inesperte.
Il principio è, in definitiva, di unirsi all’artigiano dell’antichità che dà vita alle prime forme d’arte attraverso la manipolazione di argilla e pittura.
Dopotutto, questo è il modo in cui il grande Autore del cosmo, all’inizio, ha creato l’uomo e tutte le cose.
Per ottenere tutto ciò, gli strumenti utilizzati dalla Fondazione Tagliolini saranno lezioni, workshop, visite guidate, mostre.
Paolo Naldi, direttore della Fondazione Tagliolini
San Quirico d’Orcia, IT