accueil site > Paysage et patrimoine > 09. Erasmus+ partenariato > Cammini del Blu in Europa > 20. Storie blu > Fantasia in blu maggiore
Era uno di quei giorni in cui, per così dire, era scoppiata la primavera, un giorno in cui ti prende la voglia di uscire e fare una lunga passeggiata per la campagna in fiore. Qui, a seconda dei percorsi, puoi trovare lunghe file di cuculi, con i quali hai appena dipinto in blu le uova pasquali, secondo l’artistica usanza delle nonne ; le hai appena dipinte o le dipingerai se non l’hai ancora fatto (dipende da quando arriva la Pasqua) !
Si tratta di un fiore dalle campanelle che assomigliano a minuscole mongolfiere blu.
Sul suo nome se ne raccontano tante, ma la realtà è che si chiama così, cucùlo, come l’uccello, appunto perché ne nasce uno ogni volta che il cucùlo fa cucù ! In questi giorni, se prendi il sentiero che porta più lontano, scopri, dopo qualche curva della strada, una fittissima e lunga siepe di rosmarino fiorito. Colore ovviamente marino – e anche da acquerello, ossia da pittore – quello dei suoi fiori. Questa rugiada blu, se la osserviamo da vicino e riusciamo a sostenere il suo odore penetrante, ci richiama un blu antico, poco consueto, come quello del mare di Giovanni Pascoli : « quel turchino ».
Basta guardare un po’ più in là che vediamo ai bordi della strada, e anche nel campo, una pelosa distesa di borragine. Come alziamo lo sguardo vediamo la montagna lontana, quasi bluastra, che si staglia a fatica nel cielo, come se il colore della volta celeste le fosse piovuto addosso. In un giorno di questi, se accendi la radio non puoi che ascoltare Gershwin ; intendo, naturalmente, la sua indimenticabile Rapsodia. Se invece apri un libro, che so io, di mitologia ti imbatti sicuramente in Giacinto che si trasforma nell’omonimo fiore. Il colore ? Quello che gli ha dato il Tiepolo, naturalmente.
Mi vengono in mente i cavalli di Paolo Uccello, quelli della Battaglia di San Romano, in particolare i due stramazzati, che hanno lo stesso colore del manto delle Madonne Annunciate. E come non pensare alla Madonna del Parto di Piero della Francesca ?
Ora, però, il cielo della nostra giornata ideale – di quale colore potrebbero, infine, essere le idee, se ne avessero uno ? – si fa un po’ più scuro. Bisogna rientrare.
Raffaele Giannetti, Centro per lo studio del Paesaggio e del Giardino, San Quirico d’Orcia, Italie